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Qualestoria, anno XLVI, N.ro 1, Giugno 2018

 

Indice e autori

  Studi e Ricerche Studies and researches    
  Marco Cuzzi La nuova Europa dei Fratelli: il congresso massonico di Parigi (28-30 giugno 1917) – The Brother’s New Europe: the masonic congress of Paris (28-30 June 1917) 9  
         
  Lisa Masolini Irredentismo a Trieste, irredentisti a Roma. Il caso dello scultore Attilio Selva«Irredentismo» in Triest, «Irrendentisti» in Rome. The Event of Attilio Selva Sculptor 23  
         
  Tommaso Chiarandini «Gli slavi cisalpini per l'Italia». Guido Podrecca, il «Popolo d'Italia» e gli slavi del Sud (1917-1921) – «The cisalpine Slavs are for Italy». Guido Podrecca, «Popolo d’Italia» and the South Slavs (1917-1921) 47  
         
  Lorenzo Ielen Frontier incidents: il confronto tra alleati e jugoslavi lungo i confini della Venezia Giulia e del Territorio Libero di Trieste, 1945-1949 – «Frontier Incidents»: the Allied-Yugoslav Confrontation along the Borders of Venezia Giulia and the Free Territory of Trieste, 1945-1949 67  
         
  Marco Abram Nazionalità, lingua e territorio nel socialismo jugoslavo: il bilinguismo a Fiume (1947-1955) – Nationality, language and territory in Yugoslav socialism: bilingualism in Rijeka (1947-1955) 93  
  Documenti e problemi Documents and problems    
  Fulvio Senardi L’Austria-Ungheria e la Serbia, di George Macaulay Trevelyan 114  
  Silva Bon L’organizzazione delle scuole ebraiche. Valutazioni e valori (1938-1940) 123  
         
  Federico Tenca Montini  La Jugoslavia e la questione del TLT dopo le elezioni italiane del 1953  136  
         
  Nevenka Troha La minoranza italiana nel distretto di Capodistria (Okraj Koper) dopo il memorandum di Londra 143  
  Note critiche – recensioni      
  Gianluca Volpi Il fascino discreto della duplice monarchia. Rassegna bibliografica sull’Impero degli Asburgo a un secolo dalla sua dissoluzione 166  
         
  Aurelio Slataper L’arte sacra come strumento di lotta politica 186  
         
  Alessandro Cattunar Donne della Resistenza. Esperienze e narrazioni tra Italia, Slovenia e Croazia 196  
         
  Fabio Verardo recensione a Antonio Grilli, Tra fronda e collaborazione. Magistrati nell’Italia occupata (1943-1945) 211  
         
  Luca G. Manenti recensione a Alessandro Volpi, Fare gli italiani, a loro insaputa. Musica e politica dal Risorgimento al Sessantotto 216  
         
  Luca G. Manenti recensione a Fulvio Conti, Italia immaginata. Sentimenti, memorie e politica fra Otto e Novecento 219  
         
  Euro Ponte recensione a Luca G. Manenti, «Dove gli ammalati hanno tutti i benefici». Storia del Sanatorio Triestino dal 1897 ad oggi 222  
  Gli autori di questo numero 225  
     

 

 

Marco Abram ha ottenuto un dottorato di ricerca in storia presso l’Università di Udine. È stato visiting PhD candidate presso l’Università di Belgrado, post-doc fellow al Center for Advanced Studies - South Eastern Europe e al Dipartimento di storia dell’Università di Fiume. Le sue ricerche si sono focalizzate in particolare sulle politiche dell’identità nella Jugoslavia socialista. Ha lavorato inoltre come ricercatore presso Osservatorio Balcani e Caucaso - Transeuropa tra il 2013 e il 2014 e nuovamente a partire dal 2017. I suoi articoli sono apparsi su riviste accademiche nazionali e internazionali.

Tommaso Chiarandini è attualmente dottorando di ricerca presso l’Università di Teramo, con un progetto relativo alle immagini e agli stereotipi dell’antislavismo
fascista. Laureatosi in Storia presso l’Università di Trieste con una tesi sulla campagna antisemita del 1938 nella stampa locale udinese, ha conseguito il titolo specialistico sempre presso l’Ateneo giuliano, con una tesi di storia orale sull’impianto Italcementi di Cividale del Friuli. Quest’ultimo lavoro, rivisto ed ampliato è stato
poi pubblicato col titolo «La chiamavano Tabogàn». Storia orale della fabbrica Italcementi di Cividale (Trieste 2013).


Marco Cuzzi, professore associato di storia contemporanea all’Università degli Studi di Milano, si occupa in particolare di storia d’Italia nel Novecento, dei Balcani e del confine orientale, del fascismo e della massoneria. Ha collaborato con la Commissione italiana di storia militare e con il Comitato di studi italofrancese, è membro della rete universitaria per la Giornata della memoria e di diversi comitati scientifici. È condirettore della collana «Storia, politica e società» per Biblion e curatore della collana «Il Filo di Clio» per Alboversorio. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Istria, Quarnero, Dalmazia. Storia di una regione contesa dal 1796 alla fine del XX secolo (Libreria Editrice Goriziana, 2009) con Guido Rumici e Roberto Spazzali. Tra gli altri studi si ricordano: Sui campi di Borgogna. I volontari garibaldini nelle Argonne (1914-1915) (Biblion, 2015),Dal Risorgimento al Mondo nuovo. La Massoneria italiana nella Prima guerra mondiale (Le Monnier, 2017).


Lorenzo Ielen (1984) ha da poco conseguito il titolo di dottore di ricerca presso l’Università degli Studi di Trieste, discutendo una tesi incentrata sul ruolo strategico e operativo della guarnigione britannica che tra il 1945 e il 1954 fu di stanza nella Venezia Giulia e nel Territorio Libero di Trieste. Il suo ambito di ricerca principale è la storia militare, con un particolare interesse per il Secondo conflitto mondiale e la guerra fredda.


Lisa Masolini, laureata in Storia dell’arte contemporanea presso l’Università degli Studi di Firenze, è specializzata nella scultura del primo Novecento italiano. Ha collaborato alla realizzazione di mostre in Italia ed è curatrice del catalogo della mostra «Attilio Selva (1888-1970), Sergio Selva (1919-1980): dentro lo studio» presso la Galleria Berardi (Roma, 2018). Attualmente collabora col Museo della Manifattura Chini.

 

Abstracts

Abstract ‒ The Brother’s New Europe: the masonic congress of Paris (28-30 June 1917)

di Marco Cuzzi

The Freemasonries of the main powers of the Entente and of some neutral countries met in Paris in June 1917 to define the structure of the new Europe that would have sprung from the end of the war. Italian Freemasonry also took part in the meeting. During the meeting the birth of a «League of Nations» was established, a project that would reappear in Wilson’s Fourteen points. During the meeting there emerged contrasts between the Italian Masons and those of France and Serbia on the subject of the future borders of Italy. The French, allied with the Serbs, wanted Dalmatia and other lands to be attributed to the future Yugoslavia. The suspicion, always denied, that the Italian delegation had accepted the proposal of the plebiscites (which would have favored the Slavic nation) sparked a series of controversies against Italian Freemasonry and showed how nationalism was supplanting the ancient cosmopolitanism of the European Masonic families.

Key words: Freemasonry, Firs World War, Society of Nations, Italy’s East Borders
Parole chiave: Massoneria, Prima Guerra Mondiale, Società delle Nazioni, Confini orientali d’Italia

Abstract ‒ «Irredentismo» in Triest, «Irrendentisti» in Rome. The Event of Attilio Selva Sculptor

di Lisa Masolini

This essay about sculptor Attilio Selva (1888-1970) aims to deepen the meaning of his public works realised for Trieste and Capodistria between the Twenties and the Thirties, focusing on the cultural and political context. Born in Trieste, he grew up in a background dominated by the notion of «irredentismo», both for his family education and his connection to the nationalist Roman circle gravitating towards «L’Idea Nazionale» magazine. This cultural background is a key point in order to give a new interpretation of the artist’s monumental oeuvre, which has been often considered to be a mere expression of Fascist regime.


Key words: Irredentism, Attilio Selva, Monumental Sculpture, the Great War, Nationalism
Parole chiave: irredentismo, Attilio Selva, scultura monumentale, Grande guerra, nazionalismo

Abstract ‒ «The cisalpine Slavs are for Italy». Guido Podrecca, «Popolo d’Italia» and the South Slavs (1917-1921)

di Tommaso Chiarandini

Guido Podrecca was a former socialist MP who, after years of interventionist activity, joined Mussolini’s newspaper in 1917 to later become a fascist and a friend and associate of the future dictator. His family originated from the Slovene area known as «Italian Slavia», but held fiercely Italian patriotic beliefs. His attitude towards the South Slavs, while similar in some aspects to many of his «Popolo d’Italia» colleagues’ (i.e. a strong anti-Croat sentiment, a distrust of the Yugoslav idea), was characteristic when dealing with Slovenes. Contrary to the normal course of action of his newspaper, he believed a successful and peaceful merger between Italian and Slavs in the new provinces was possible, possibly even relished by the Slovenes themselves. His lexicon reflected this attitude, and despicable actions and traits were never ascribed to Slovenes. Likewise, he claimed that the unavoidable italian «assimilation» of the «allogeni» needed to be as slow and gentle as possible.


Key words: Podrecca, nationalism, Slovenes, antislavism, assimilation
Parole chiave: Podrecca, nazionalismo, sloveni, antislavismo, assimilazione

Abstract ‒ «Frontier Incidents»: the Allied-Yugoslav Confrontation along the Borders of Venezia Giulia and the Free Territory of Trieste, 1945-1949

di Lorenzo Ielen

In June 1945, the Anglo-American Allies and the Jugoslav Government agreed upon establishing a bi-zonal occupational regime in the Julian March. One of the main points of the agreement was the so-called Morgan line, the provisional boundary which was to divide the British/American and the Yugoslav zones. During the first two years of occupation, the relations between the two neighbours remained rather tense, with many incidents (some of which serious) occurring along the line. Even after the ratification of the Italian Peace Treaty, in September 1947, the situation did not improve significantly. The military détente along the border of the Free Territory of Trieste came only after the Tito-Stalin split and the subsequent, gradual rapprochement between Yugoslavia and the West. Using original archival sources (mainly British), this essay provides the reader with an extensive overview on the frontier incidents which took place in the Julian March and the Free Territory of Trieste from mid-1945 until 1949 (when the last clashes involving Allied troops occurred).

Key words: incidents, border, Morgan Line, Venezia Giulia, Trieste
Parole chiave: incidenti, frontiera, linea Morgan, Venezia Giulia, Trieste

Abstract ‒ Nationality, language and territory in Yugoslav socialism: bilingualism in Rijeka (1947-1955)

di Marco Abram

This article analyzes the contested role of bilingualism in the politics of national identity implemented in Rijeka after the Second world war, when the city was integrated into Socialist Yugoslavia. The investigation of the linguistic landscape focuses on the implementation process of visual bilingualism, exploring difficulties, different stages and the eventual removal of Italian signs in the city. The article highlights the approaches of different actors – as the minority institutions and various Party organs – on this particularly visible and crucial issue. The analysis of everyday political confrontation on the city’s public image and the consideration of the ways in which different subjects acted within the general ideological framework stress the tensions in the definition of the relationship between national identities and territories: one of the most sensitive issues in the organization of the Yugoslav socialist state.

Key words: Rijeka, Fiume, Socialism, Yugoslavia, Bilingualism
Parole chiave: Rijeka, Fiume, Socialismo, Jugoslavia, Bilinguismo



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