a cura di Fabio Todero, nota introduttiva di Raoul Pupo


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Non sono stati i movimenti irredentisti a scatenare la Grande guerra, ma certo hanno prima contribuito potentemente a destabilizzare il continente europeo, per divenire poi strumenti formidabili di mobilitazione delle masse a conflitto iniziato. Nel 2014, all’approssimarsi del centenario dello scoppio della Prima guerra mondiale, il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Trieste, d’intesa con le autorità accademiche e in partenariato con l’Istituto

regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia, l’Istituto regionale per la cultura istriana, fiumana e dalmata, la Deputazione di storia patria per la Venezia Giulia, ha organizzato il convegno internazionale di studi L’irredentsimo armato:gli irredentismi in Europa davanti alla guerra, di cui questi volumi presentano gli atti. Vi si prende in esame il tema dell’irredentismo come fenomeno di transizione dalla guerra alla pace, diffuso in diverse aree europee, dall’Alsazia e Lorena alle province dell’Impero austroungarico abitate dalla minoranza italiana, ai Balcani. I saggi qui raccolti propongono perciò una serie di studi che, in chiave comparata, affrontano il fenomeno irredentista nelle sue diverse declinazioni nazionali, mettendo in luce analogie e differenze sviluppatesi nei diversi contesti presi in esame.

Fabio Todero insegnante e ricercatore dell'Irsml FVG, è cultore della materia di Storia della Venezia Giulia presso il Dispes dell'Università degli Studi di Trieste. Si occupa in particolare di storia del confine orientale italiano, della Grande guerra e della sua memoria. Tra le sue pubblicazioni più recenti, il volume Una violenta bufera. Trieste 1914(Trieste 2013).

Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia, Trieste 2014
439 p., 2 v.

Edizione fuori commercio. Per il PDF del volume clicca qui.

ISBN 9788898796076
Collana Quaderni 33 

I due volumi che raccolgono gli atti del convegno possono essere visualizzati on line e scaricati gratuitamente.

Possono, inoltre, essere utilizzati a fini didattici e di ricerca, purchè vengano citati gli autori e le fonti, in particolare i detentori terzi dei diritti di testi e immagini ove presenti.

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