Emilio Stanta; Introduzione e note di Fabio Todero; Postfazione di Giorgio Coslovich
Emilio Stanta
RICORDI INFAUSTI
(1928)
Introduzione e note di Fabio Todero
Postfazione di Giorgio Coslovich
Collana: Quaderni 55
Copertina: A. Marussig, Offi zielle Karte für RotesKreuz, Kriegsfüsorgeamy, Kriegshilfsbüro 1189 (Archivio Roberto Todero)
IV di copertina: Emilio Stanta, ritratto fotografi co (Archivio Giorgio Coslovich)
ISBN: 9788898796373
pp. 304; ill.
€ 22,00
Nel 1928, a dieci anni dalla conclusione della Grande guerra, Emilio Stanta rielabora i suoi Ricordi infausti e ritorna con il pensiero alle vicende che da Trieste lo portarono al fronte austrorusso, dai campi di prigionia dello Zar a un avventuroso rientro in Austria e, infine, a Trieste. A fare da sfondo a buona parte del suo travagliato percorso attraverso la guerra è l’Ucraina: nel testo ricorrono così nomi di località che, a 110 anni dallo scoppio della Grande guerra, oggi – insieme a donne e uomini che vi abitano – sono nuovamente tormentati dalla violenza di un conflitto.
Fabio Todero, triestino, dottore di ricerca in italianistica, è ricercatore dell’Irsrec FVG. Si occupa da tempo della Grande guerra e della sua memoria e di storia della frontiera adriatica. Tra i suoi ultimi libri Una violenta bufera. Trieste 1914 (Irsml FVG, Trieste 2013); con L.G. Manenti, Di un’altra Italia: miti, riti e simboli dell’impresa fiumana (Gaspari, Udine 2021); Terra irredenta, terra incognita. L’ora delle armi al confine orientale d’Italia (Laterza, Bari-Roma 2023).
Indice
Introduzione di Fabio Todero, Da Trieste all’Ucraina: i Ricordi infausti di un austro-italiano nella Grande Guerra
Nota redazionale
Emilio Stanta
Parte prima
Parte seconda
Postfazione di Giorgio Coslovich, A mio padre uno scritto di Emilio Stanta
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