Qualestoria - Call for Papers - Ricordare il comunismo nell’Europa sud e centro-orientale: politiche e culture della memoria dopo il 1989
Ricordare il comunismo nell’Europa sud e centro-orientale: politiche e culture della memoria dopo il 1989
Remembering communism in south and central-eastern Europe: politics and cultures of memory after 1989
«Qualestoria», rivista dell’IRSREC FVG (Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia), ospita contributi di autori italiani e stranieri, promuovendo la pubblicazione di numeri monografici e miscellanei. La rivista propone tradizionalmente – ma non esclusivamente – tematiche legate alla storia contemporanea dell’area alto-adriatica e delle zone di frontiera, rivolgendo particolare attenzione allo studio e alla storiografia dei paesi dell’Europa centro-orientale e balcanica.
Il 1989 ha costituito una cesura nel campo della storia europea e mondiale, che ha riguardato anche le politiche e le culture della memoria. Nell’Europa sud e centro-orientale il crollo dei regimi comunisti, infatti, portò con sé una “liberazione della memoria”, rompendo le narrazioni ufficiali precedenti che si erano affermate dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Il paradigma antifascista, da “mito fondativo” e ideologia di Stato, fu eroso e scalzato, sostituendo l’eroismo resistenziale con l’enfasi sulle vittime, sia del nazismo che del comunismo. Inoltre, l’affermazione di un paradigma anti-totalitario condusse in alcuni casi ad equiparare nazismo e comunismo, soprattutto dal punto di vista della prassi repressiva e dell’uso del terrore.
Nei paesi post-comunisti, pur con narrazioni nazionali diverse, si sono affermate alcune linee di tendenza comuni. Una lettura esclusivamente negativa del periodo comunista ha prevalso, oscurando giudizi più articolati che ne valutavano positivamente alcuni aspetti, come la modernizzazione dell’economia o le forme di protezione sociale. Nei paesi che erano stati parte del blocco sovietico il comunismo è stato descritto prevalentemente come un fenomeno imposto dall’esterno ed estraneo alla storia nazionale, permettendo di presentare le società post-comuniste esclusivamente come vittime, ed oscurando la questione del consenso, come i fenomeni sfaccettati di adesione, accettazione, o collaborazione con i regimi. Infine, la rilettura dalla Seconda guerra mondiale e dell’esperienza comunista si sono declinate spesso accentuando una lettura dai tratti nazionalisti, che nella preminenza data alla lotta nazionale anticomunista ha portato talvolta alla riabilitazione di fiancheggiatori del nazismo, responsabili anche di persecuzioni antiebraiche (si veda il caso del maresciallo Antonescu in Romania).
Prendendo in esame sia i paesi dell’ex blocco sovietico ? Romania, Bulgaria, Polonia, Ungheria, ex Cecoslovacchia, Repubblica democratica tedesca ?, sia l’area dell’ex Jugoslavia e dell’Albania, in cui si affermarono regimi comunisti ma non allineati all’URSS, il numero monografico di «Qualestoria» vuole indagare come, nel corso degli ormai trentacinque anni trascorsi dal 1989, si siano modificate le culture della memoria e le politiche della memoria ufficiali promosse dalle istituzioni, interrogandosi anche sull’uso pubblico della storia del comunismo che si è prodotto. Come i diversi attori politici hanno rielaborato l’esperienza del comunismo dopo il crollo dei regimi? Si possono individuare delle periodizzazioni nel corso dei trentacinque anni ormai trascorsi? Si sono affermati giudizi diversificati rispetto ai regimi nazionali e all’URSS? La memoria del comunismo nell’ex Jugoslavia e in Albania si è sviluppata seguendo paradigmi diversi rispetto a quella dei paesi dell’ex blocco sovietico? L’ingresso dei paesi ex comunisti nell’Unione europea ha comportato dei mutamenti nel ricordo del comunismo?
Il numero monografico di «Qualestoria» invita potenziali contributori a presentare proposte di saggi, che sviluppino sia analisi sui singoli casi nazionali, che approcci comparativi. «Qualestoria» valuta proposte incentrate su uno o più dei seguenti aspetti:
- commemorazioni e anniversari nazionali;
- luoghi della memoria e musei;
- manuali scolastici;
- dispute storiografiche;
- conflitti politici legati alla memoria del comunismo;
- il ricordo del 1989 e della conclusione dell’esperienza
COME INVIARE UN ARTICOLO
Le autrici e gli autori possono inviare una proposta per partecipare al numero monografico. L’abstract, di una lunghezza massima di 1500 caratteri (spazi inclusi) dovrà essere inviato, insieme ad un breve cv, all’indirizzo qualestoria@irsrecfvg.eu entro il 30 marzo 2024; l’accettazione o il rifiuto della proposta verranno comunicati entro il 7 aprile 2024. La data entro la quale far pervenire gli articoli è il 30 giugno 2024. I contributi saranno pubblicati nel numero 2/2024 della rivista.
Abstract e saggi possono essere redatti in lingua italiana e inglese.
I saggi saranno sottoposti a una doppia valutazione anonima (revisione tra pari a doppio cieco); essi dovranno essere compresi tra 40.000 e 60.000 caratteri (note e spazi inclusi) e rispettare le norme editoriali e le istruzioni per gli autori che verranno fornite.
Per qualsiasi ulteriore informazione potete scrivere all’indirizzo: qualestoria@irsrecfvg.eu
HOW TO SUBMIT AN ARTICLE
Authors may submit a proposal to participate in the monographic issue. The abstract, with a maximum length of 1500 characters (including spaces) must be sent to qualestoria@irsrecfvg.eu by 30 March 2024; acceptance or rejection of the proposal will be communicated by 7 April 2024. The deadline for submitting articles is 30 June 2024. Contributions will be published in the issue 2/2024 of the journal. Abstracts and essays can be written in Italian and English. Essays will be subjected to an anonymous double-blind peer review; they should be between 40,000 and 60,000 characters (including notes and spaces) and comply with the editorial rules and instructions for authors that will be provided.
For any additional information, please write to: qualestoria@irsrecfvg.eu