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L’importante presenza degli armeni
di Adriana Hovhannessian
A Trieste, arrivando dalla piazza dell’Unità d’Italia, dopo aver attraversa-
to la via di Cavana e piazzetta Santa Lucia, ci si trova nella via dei Santi
Martiri, la cui prima perpendicolare è via Ciamician, cognome di un noto
chimico di origine armena.
Salendo si arriva all’incrocio con la via dei Giustinelli, nome di un ricco pos-
sidente armeno, nella quale, al numero 7, c’è un piccolo gioiello ora di-
menticato: la chiesa degli armeni, dedicata alla Beata Vergine delle Grazie.
Fu consacrata il 1 maggio 1859 ed era unita ad un collegio-convitto con
ginnasio e scuola reale in lingua italiana, attivo fino al 1875.
La chiesa, dotata all’interno del bellissimo organo Rieger, dono di Julius
Kugy che qui veniva a suonare ogni giorno, è sempre stata di proprietà
della Congregazione dei Padri Mechitaristi di Venezia, anche se abbando-
nata dagli armeni e sede, fino al 2009, della comunità cattolica di lingua
tedesca. Ora il complesso è chiuso ed in fase di restauro.
Furono le opportunità offerte dal Portofranco ad attirare gli armeni a Trie-
ste. Nel 1715 un gruppo di padri mechitaristi arrivò a Venezia da Costan-
tinopoli ed in seguito giunsero anche qui. All’inizio la comunità contava
circa una cinquantina di persone, ma da un rapporto del 1802 appare che
già nel 1773 era aumentata fino a comprendere ben 560 membri. Molti
erano imprenditori e sappiamo che Venezia incaricò nel 1773 il Casanova
di indagare sui loro rapporti con il nuovo emporio. Si possono ricorda-
re anche personaggi come Paolo Sceriman, ciambellano di Maria Teresa
e governatore di Trieste e Gorizia, noti medici, scienziati, commercianti
come Augusto Pilepich, fiduciario della vetreria Salviati di Venezia.
Oggi la chiesa, che svetta alta sul pendio sopra via Tigor, non può più essere
sostenuta da una numerosa comunità, che ora è ridotta ad una decina di
famiglie, che dal 2001 difendono la propria cultura e la comune memoria
grazie all’associazione culturale “Zizernak”, che in armeno vuol dire rondine.